martedì 24 giugno 2008

L' amore...



" Lo sapevate perchè fu inventato l' Amore? Non per riprodursi e continuare la specie, no, per quello il sesso bastava e avanzava. Sesso e guerra, perchè prima di accoppiarsi bisognava scornificarsi ( col rivale ). No, l' amore fu inventato da qualcuno - un pionere, non si sa niente di lui o di lei, se era bianco o nero, giovane o vecchio, forse non era neppure umano, era un' entità, chiamiamola E - che aveva tanta voglia di parlare con qualcuno. Ma come fare ? Se le uniche cose socialmente ammesse e trendy erano: cacciare ed esser cacciati, scornarsi e accoppiarsi ? Eppure questa voglia, sottile, insistente, struggente, minava la serenità di E, la nostra entità, e la costringeva a starsene seduta per lunghe ore a guardare la luna emettendo suoni che non erano nè borbottii di pancia vuota, nè minacce, ma erano i suoi antenati di conversazioni e poesie e canzoni e dichiarazioni d' amore. Passò di lì qualcuno che se li sentì risuonare dentro con un' eco lunga e nervosa, in realtà era pronto a rispondere ma non conoscendo altri modi emise un ringhio, RRRRrrrr, che lo qualificò istantaneamente come Rivale. Ed eccoli lì, E ed R, a fronteggiarsi sonoramente. Si annusano, rizzano il pelo, e di fatto cominciano a parlarsi.... E' un dialogo incompleto, disarmonico, un pò distratto... si sente che manca qualcosa. Finchè non apparve lei, O. Chiunque fosse quella O, fu subito chiaro che era l' Oggetto e Ossessione dell' amore - che ancora non esisteva del tutto, era un prototipo sperimentale - e così i nostri E ed R presero a parlarne giorno e notte, emettendo i loro suoni che si erano fatti più articolati e sonori, un pò come suonare con tre note anzichè con una sola o due. Che concerto. Desiderio, nostalgia, bellezza ideale, tutto era lì ancora confuso e mescolato e veniva fuori sonoramente, saturando l' aria. E fu così che i nostri due, pensando a lei, a O, ed emettendo ruggiti miagolii sibili latrati e bramiti, ebbero sempre più bisogno di spazio, perchè i suoni, soprattutto quelli d' amore, hanno bisogno di un' eco, di un pubblico che vibri all' unisono, e fu così che si accorsero che attorno a loro esisteva il Mondo. il vasto Mondo che prima era stato relativamente tranquillo e adesso era invece un bailamme, il Mondo necessario per fare da contorno e cassa di risonanza a tutti gli amori e le storie d' amore, perchè se non si raccontano e non si ascoltano, se non si propagano per monti e valli e deserti, che storie sono?
E a questo punto i nostri due, E ed R, con la loro bella O, che un pò li badava e un pò no, e nel complesso li faceva soffrire in maniera squisita e soddisfacente, ormai piuttosto raffinati e perfino un pò sofisticati, sentirono l' esigenza di distingursi, di inventardi qualcosa di più e di diverso da tutti quegli altri che continuavano a vivere come prima, tranquilli, senza scomporsi. Tipo i leoni gli sciacalli le iguane e il comune cane della prateria. E cosa gli passa per la testolina? Tò, dicono, noi abbiamo l' Anima e voi no. E questa fu una pensata che a tutt' oggi non si sa se è buona o no.
Fin dall'inizio fu molto controversa: cos'è mai quest' Anima che sento piena d' amore e strazio? E tu, Anima mia, che sei l' Oggetto del mio amore, chi sei ? e soprattutto dove sei, perchè sei con il mio rivale, bella senz' Anima, e non con ma? e vai con i rovelli !
E con tutto questo ribollire di cose da dire, di toni e di suoni, di emozioni e di sensazioni, di nostalgie e malinconie, volete che non s' inventassero la lingua? Era un must. La inventarono, e poi da una, che non bastava, se ne fecero tante. E ancora non bastano. Come sapete bene quando vi innamorate, le parole non bastano, siete sempre lì a cercarne di nuove e detta una ecco che un' altra incalza. E alla fine tutti si presero per mano per festeggiare questa loro invenzione, E ed R e O e M e A e L, e girarono in tondo, e quando furono tutti capovolti fecero L' AMORE, ed è così che li vediamo ancora adesso. "

- MARGHERITA GIACOBINO -

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