martedì 15 aprile 2008

Un' emozione... non da poco


Avrei voluto scrivere questo post già domenica sera, ma purtroppo non ne ho avuto nè la voglia nè il tempo... così, come mi capita spesso, ho preso tempo.... ma oggi pomeriggio mi sono imposto che non potevo esimermi da questo impegno.... così, eccomi qua !!! ... Onestamente scrivere a comando non è il massimo, però a volte bisogna usare i metodi forti per ottenere dei risultati.... Come dicevo, mi sarebbe piaciuto scrivere questo intervento domenica perchè avrei voluto esternare a caldo le impressioni... le emozioni che avevo vissuto nel pomeriggio a teatro nel vedere e ammirare la stupenda opera Anna Bolena di Donizetti.... Ho avuto la fortuna di avere due biglietti ed ovviamente non ho saputo dir di no.... ci sono andato a nozze !!! ... Con me è venuto Salvo, ho preferito proporlo a chi ancora non aveva avuto la fortuna di vivere la magia del teatro.... a mio modesto avviso almeno una volta nella vita bisogna assistere a spettacoli simili perchè ti arricchiscono..... ti emozionano.... sicuramente non ti lasciano indifferenti, nel bene o nel male... Oltre ad aver avuto la fortuna di aver capitato due biglietti, sono stato graziato anche dallo sciopero che era stato organizzato e che avrebbe fatto saltare la rappresentazione.... In realtà gli effetti dello sciopero si sono fatti sentire, poco prima dell' inizio dell' opera.... quando, dopo un breve ritardo, il pubblico ha iniziato a inneggiare slogan poco consoni al luogo in cui ci si trovava.... come ad esempio il classico termine "buffone" che non passa mai di moda... dopo una ventina di minuti di sceneggiata palermitana, il direttore artistico del Teatro è riuscito a prendere la parola spiegando che lo spettacolo sarebbe andato in scena perchè i musicisti che avevano aderito allo sciopero erano stati sostituiti.... il coro era presente e il cast era pronto per iniziare, l'unico inconveniente riguardava il settore scenico.... ci sarebbe stati meno movimenti scenici.... ovviamente il pubblico ha mormorato ancora per qualche minuto ma poi finalmente è sopraggiunto il tanto atteso silenzio.... purtroppo anche in queste occasioni, noi palermitani, abbiamo fatto la nostra gran "bella" figura agli occhi dei numerosi stranieri che erano li, in attesa di assistere ad uno spettacolo superbo.... Accanto a me c' era una coppia di spagnoli a cui, a modo mio, ho cercato di spiegare cosa stava succedendo..... Noi palermitani sappiamo come farci capire anche quando la lingua non ci viene in soccorso... Ma accantoniamo lo sciopero... i turisti e dedichiamoci al cuore di questo mio post.... l' opera... l' Anna Bolena... e tutto ciò che ha scaturito in me.... Prima di tutto, per chi non lo sa, dobbiamo accennare chi era Anna Bolena.... brevemente ( so già che non ne sarò capace ).... Anna fu una sovrana inglese, seconda moglie e consorte di Enrico VIII, madre di Elisabetta I... il suo matrimonio fu causa di considerevoli sconvolgimenti politici e religiosi.... La personalità di Anna fu complessa, e venne grandemente distorta da quelli che si opposero al suo matrimonio e alle sue opinioni religiose. Ella fu una cristiana devota, che rientrava nella grande tradizione dell'umanesimo rinascimentale; fu anche una donna molto fedele, contrariamente al mito popolare, e una donna estremamente emotiva, che poteva essere ferita facilmente. Si è spesso pensato che l'infatuazione di Enrico per Anna lo avesse portato a cercare un modo per annullare il suo matrimonio esistente. Ad ogni modo ci sono buone prove che suggeriscono come Enrico possa aver preso la decisione di abbandonare il suo matrimonio con Caterina d'Aragona semplicemente a causa dell'incapacità di lei nel dargli un erede maschio.Il 25 gennaio 1533 sposò in segreto Anna, il matrimonio non venne reso di dominio pubblico per alcuni mesi, ma Anna era già incinta e diede alla luce Elisabetta, la futura Regina Elisabetta I d'Inghilterra, nel settembre di quell'anno. Enrico era ragionevolmente compiaciuto e riteneva che lui e Anna avrebbero potuto avere un altro figlio, anche se il primo era una bambina. L'incoronazione di Anna, nel maggio di quell'anno, venne contrassegnata dall'ostilità del popolo, la gente si rifiutò di levarsi il cappello in segno di rispetto per la loro nuova Regina. Sfortunatamente per Anna, le sue tre gravidanze successive finirono in aborti spontanei o con bambini nati morti. L'ultima di queste gravidanze portò a partorire un neonato maschio già morto, nel gennaio 1536. Il 2 maggio 1536 Anna fu arrestata e portata nella Torre di Londra. Sotto tortura cinque uomini confessarono di essere stati amanti della regina. Il 15 maggio fu processata per adulterio, incesto, stregoneria e alto tradimento e condannata a morte. Oggi è generalmente accettato che nessuna delle accuse fosse valida; anche se ciò non ha fermato il riemergere della teoria in diversi romanzi storici sensazionalistici. Anna trovò la pace spirituale durante i suoi ultimi due giorni di vita, e disse al carceriere che confidava nella pietà di Dio e credeva che sarebbe andata in paradiso. Giurò due volte sui sacramenti che era innocente di tutte le accuse portate a suo carico. Il 19 maggio 1536 Anna venne decapitata con un solo colpo; scelse un vestito scuro per la sua esecuzione, con una sottoveste cremisi. Sul patibolo perdonò quelli che l'avevano mandata a morte, e pregò per suo marito. Venne bendata, e mentre si stava inginocchiando la sua testa cadde con un solo colpo...... Donizetti non fa altro che accostarsi alla vita di questa donna, affascinante e conturbante, sa presentarci con grande sensibilità gli eventi che la vedono coinvolta... fa trapelare le sue emozioni.... il suo essere donna.... donna che ama... che è disposta a sacrificare il suo vero amore per anteporre il suo dovere di regina... ma questa sua abnegazione non la sottrarrà dal suo destino di dolore e di morte.... Un destino che gli verrà ordito con cura proprio dal marito.... pronto a sostituire Anna con una nuova donna... Giovanna Seymour.... E l' opera ha inizio volgendo i riflettori proprio verso questa tensione amorosa... presente nell' animo del re e della regina... e da questa emotività, trobaccante di sensazioni contrastanti, viene segnata l' opera con la conclusione che possiamo bene immaginare... Anna è una donna che ci lascia senza parole.... per come sa affrontare sempre a testa alta gli affronti... le accuse che da innocente è costretta a subire e a cui non può ribellarsi.... Non si può restare indifferente al dramma che ella vive.... lo si fa proprio.... ti ci immergi dentro... lo vivi... ti sconvolge nel più profondo... e comprendi quanto la storia di Anna... di questa regina, in fondo sia così attuale.... sono trascorsi secoli eppure comprendi appieno che i sentimenti non conosco l' usura del tempo anzi.... E il modo in cui l' opera è stata messa in scena dal suo regista.... dallo scenografo e dal costumista non fanno altro che esaltare... enfatizzare e marcare questi sentimenti.... Il regista si è basato principalmente su una elegante freddezza, che si dicosta dalle classiche rappresentazioni che molti altri registi hanno realizzato in passato.... si avverte pertanto un certo distacco... quel distacco necessario per accostarsi in maniera più diretta al vissuto dei protagonisti.... al cuore del dramma... che verrà portato in scena... potremmo quasi parlare di una regia "povera".... una regia che vuole far parlare anche gli oggetti... i pochi oggetti presenti sulla scena... ad esempio il trono e il letto... che non sono discordanti tra loro anzi vi è un rimando ben preciso.... il letto infatti è il mezzo attraverso cui è possibile raggiungere il trono.... e Giovanna ce lo testimonia.... la stessa Anna prende il posto della prima moglie di Enrico, pertanto la storia torna a ripetersi nuovamente.... tra i momenti piu' belli sicuramente va ricordata la scena conclusiva dove protagonista assoluta è Anna. ormai folle, avviata al patibolo... ma anche in questo caso il tutto viene reso con estrema semplicità... forse per i miei gusti un pò azzardata la presenza della vetrata infranta.... alquanto minimalista però nella sua essenzialità.... in quel vetro rotto si rispecchia e si riflette quel cuore e quell'anima infranta della Regina.... Anche i colori non appaiono casuali.... pochi colori... soltanto tre.... il nero... il bianco e il rosso... colori che caratterizzano l' ambiente... e i protagonisti.... il rosso ci accoglie subito fin da quando entriamo in teatro.... un grande telone rosso increspato cela la scena e già da questo primo indizio inizi a farti una idea.... non poteva essere scelto altro colore per concretizzare visivamente l' idea della passione... di quella passione costruttrice ma nello stesso tempo distruttrice... e il rosso lo ritroveremo negli abiti di Giovanna, l'amante del re.... mentre il bianco è il colore di Anna.... Superbi gli abiti... l' unica nota preziosistica presenti sulla scena... abiti riccamente decorati... nella loro eleganza non fanno altro che dare risalto ai protaginisti, ne sottolineano la loro condizione... il loro vissuto.. Ovviamente il tutto è stato impreziosito dalla stupenda e mirabile esecuzione di Mariella Devia, nei panni di Anna .... Laura Polverelli in quelli di Giovanna.... e Francesco Meli nella veste di Enrico VIII..... Tutte voci incredibili... La Devia riesce con impeccabile bravura e talento a dare vita ad un personaggio così complesso come Anna.... altrettanto brava.... fresca e con una voce duttile.... più morbida rispetto a quella della Devia è la Polverelli.... Potrei continuare a lungo nel raccontare... ciò che ho avuto la fortuna di ammirare.... apprezzare e godere domenica scorsa ma so bene che le parole possono rendere solo in parte quello che rappresenta l' opera in se, che consiglio di vedere... Aggiungo un video in cui in scena troviamo la Devia e la Polverelli... uno dei momenti più forti ed intensi... in cui possiamo gustare l'esecuzione di due bravissime artiste... il momento è quello in cui Giovanna schicciata dal peso della verità confessa ad Anna di essere lei l' amante del marito... Anna, dopo un momento di rabbia, rinsavisce... riacquista lucidità e nobiltà d' animo... così perdona Giovanna e lei stessa la incorona nuova regina... so bene che assistere dal vivo e vederlo tramite un video non è la stessa cosa però può essere un modo per stuzzicare la curiosità e l'interesse...


1 commento:

Sehnsucht ha detto...

la signora devia è la regina del canto in assoluto, interprete eccezionale in ogni registro vocale, totalmente rispettosa della filologia, meravigliosa attrice: coloro che la criticano per la freddezza o il perfezionismo dovrebbero chiedersi qual è la differenza tra perfezionismo e perfezione. una piccola riflessione filologica anche per loro li aiuterebbe a comprendere. qui non siamo di fronte a una cantante, ma in ginocchio davanti all'icona dell'estetica musicale. grazie Signora Devia.