martedì 22 luglio 2008

Figura di merda...


Venerdì pomeriggio... cari miei lettori... soprattutto mia cara lettrice... dopo aver scritto quel post sul depresso andante me sono andato a correre... Dovete, infatti, sapere che mi è di grande aiuto....una valvola di sfogo non indifferente che mi permette di scaricare l' ansia... il nervosismo... mi stanca ma mi rigenera... Quando finisco il mio allenamento, non dico di sentirmi come nuovo, ma essendo distrutto è come se non avessi la forza per pensare a quello che mi fa star male.... che mi tortura... Ma torniamo nuovamente a noi... come stavo dicendo, anche venerdì, sono andato a correre... piu' di una corsa si è trattato di una fuga... una fuga dai fantasmi del passato... una fuga da me stesso e dal mio profondo senso di fallimento... di insoddisfazione... di sconfitta... Come ogni volta ho lasciato il motore dai miei nonni, che abitano poco distante dal mare e dopo le solite manovre di preparazione, mi sono lanciato... Cuffie nelle orecchie e volume sparato alla massima potenza per farmi anestesizzare dalla musica.... così, anche quel pomeriggio, ha avuto inizio la mia avventura... che come sempre mi ha portato a contemplare un paesaggio incantevole... il mare con i suoi colori... il cielo terso... la luce del tramonto che si fa più dolce... e poi gli odori... quello della sabbia bagnata... del gelsomino... un vero e proprio tripudio di sensi.... e intanto sentivo il mio cuore battere... il mio sangue pulsare nelle vene... così osservavo... contemplavo... ammiravo quello che mi circondava... mi sono perso nella bellezza delle cose che solitamente sfugge ad uno sguardo sempre affrettato e superficiale.... e correndo... correndo mi andavo rendendo conto di come a volte basta cambiare percorso... direzione per vedere sotto altri aspetti tutto quello che hai visto fino a quel momento sempre nella stessa maniera... e ti stupisci per non averci mai fatto caso, per non esserti mai accorto di quell' albero... di quella casa... di quello scorcio paesaggistico... Devo confessare che correre sarà anche nojoso però in fondo è un' ottima terapia... ma quel venerdì la terapia non ha prodotto i risultati previsti... in testa avevo troppi pensieri, che non riuscivo a gestire... che si affollavano nella mia piccola e ottusa mente... e il pensiero soprattutto di una persona mi inseguiva... nonostante accellerassi il mio passo correndo sempre più veloce quel fantasma non mi mollava.... stava sempre alle mie calcagne... non lasciandomi libero... fino a quando sono caduto per terra... Mi trovavo a Capo Gallo ed ero sulla strada del ritorno quando, non so come, ho perso l' equilibrio.... inutili i tentativi di rimettermi in sesto... in pochi secondi tutto ha avuto luogo... dalla posizione verticale mi sono trovato in una devastante posa orizzontale, con la pancia per terra e le braccia spalancate... una scena tra il pietoso e la più spietata comicità... Dopo aver elaborato l' accaduto mi sono rimesso in piedi, ho tolto da dosso un pò di polvere e improvvisamente ho sentito gli occhi pieni di lacrime che a stento ho cercato di trattenere e quando due persone, che erano dietro di me, mi hanno chiesto come stavo... ho risposto ridendo e piangendo... credo che mi abbiano preso per un povero pazzo... Senza indugiare ho ripreso a correre.... immaginatevi in che condizioni... le mani graffiate... pantaloncini sporchi di terra.... il ginocchio sinistro ridotto a carne viva che sanguinava... ed io, come se nulla fosse, che correvo.... la gente inevitabilmente era attratto da questo essere che in quelle condizioni continuava a correre fingendo che non fosse successo nulla.... appena sono arrivato a casa mi sono buttato per morto... ho ripulito le mie ferite e messo in doccia.... E dopo poche ore dall' accaduto mi ritrovai pure un gigantesco ematoma sulla coscia... ero da rottamare !!! ... Ovviamente la domanda di tutti era sempre la stessa " Ma come è successo? ".... " Ma dove avevi la testa ? "... Quel pomeriggio in realtà non c' ero proprio con la testa... ero ovunque tranne che sulla terra... A distanza di molti giorni le ferite si sono cicatrizzate... solo un piccolo segno è rimasto sul ginocchio come ricordo di quel piccolo incidente... Ma l' amaro di quel pomeriggio ancora riesco a sentirlo vivo e presente...

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